BIRRIFICIO VENTITRE

Birrificio Ventitre

Il birrificio

Il nome del birrificio scaturisce da una serie di casualità che ha portato i soci a ritrovare questo numero sul loro cammino, da homebrewers a produttori professionali. Da qui la scelta di Clementina Totaro, Guido Annicchiarico Petruzzelli, Jenni Morelli e Jacopo Cardinale di adottare il ventitré come nome del birrificio. I quattro amici sono partiti con l’idea di produrre birra in maniera sostenibile, argomento oggi molto attuale, partendo dall’impianto fotovoltaico fino al recupero delle acque di lavorazione e delle trebbie. Nel 2021 è stata effettuata una radicale trasformazione grafica dell’azienda, grazie al coinvolgimento di un calligrafo e un’artista, che ne hanno ridisegnato logo ed etichette.

Le birre

La sostenibilità del birrificio è presente anche nelle ricette, grazie all’utilizzo di malto d’orzo italiano, trasformato in una malteria poco distante dal birrificio. La continua evoluzione delle ricette, che nel 2021 sono state oggetto di rivisitazione, insieme alla parte grafica, evolve verso prodotti di facile beva, anche quando presentano un elevato grado alcolico.